La levigatura del marmo è il processo di lavorazione più classico e tradizionale della superficie ed è eseguita tramite una serie di fasi di livellamento, lisciatura e lucidatura della superficie. È curioso notare come tutte le pietre ornamentali lucidabili vengano chiamate “Marmi”, mentre i materiali che non risultano lucidabili vengono indicati semplicemente come “Pietre”. Quindi, gli effetti di questa lavorazione sono basilari per suddividere la famiglia delle pietre ornamentali in due grandi categorie commerciali: “Marmi e Graniti” da una parte e “Pietre” dall’altra.
La levigatura e lucidatura dei pavimenti in marmo può essere eseguita sia in fabbrica che in cantiere. Cambiano i costi ma anche il risultato finale. Infatti la lavorazione eseguita in cantiere permette di ottenere un pavimento senza fughe: un’unica superficie a specchio.
Levigatura e lucidatura in stabilimento
La lavorazione per ottenere superfici lisce, perfettamente planari e lucide viene effettuata in stabilimento con l’utilizzo di utensili abrasivi disposti in linea su di un macchinario a nastro. Il marmo può essere sottoposto a questo processo sia sotto forma di lastre ottenute dalla segagione dei blocchi sia sotto forma di pezzi già refilati per l’utilizzo finale (marmette, gradini, davanzali o piani cucina). Il grado di levigatura dipende dalla serie delle grane dei piatti abrasivi montate a bordo della macchina. La lucidatura si ottiene con l’utilizzo nella serie degli abrasivi di piatti a grana finissima che producono la cosiddetta superficie “a specchio”.
La lavorazione fatta con macchinario in linea viene a volte eseguita più artigianalmente con il cosidetto “manettone”, con passate successive di piatti abrasivi a grana via via più fine.
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